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"Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme un progresso e lavorare insieme un successo."

Henry Ford

Proprio all’insegna del successo si è svolta sabato 9 aprile l’assemblea annuale APE (Associazione Poschiavina Esploratori).

Il pomeriggio comincia alle 14.00; i genitori sono infatti stati invitati a partecipare alle attività dei ragazzi prima dell’assemblea. Con i lupetti hanno potuto vivere un pomeriggio da “indiani”, costruendo arco e frecce, facendo una battuta di caccia, colorandosi il viso e cucinando nel TP, la tradizionale tenda indiana. Mentre con gli esploratori si sono cimentati in complicati indovinelli, in una mini corsa di orientamento e infine nella costruzione.

Alle 16.30 inizia la parte ufficiale dell’assemblea; dopo anni abbiamo di nuovo l’occasione di dare il benvenuto a 47 partecipanti a prova del fatto che l’APE vive! Dopo il tradizionale saluto del presidente che si rallegra del positivo andamento della società la parola passa ai monitori.

La branca più giovane, quella dei lupetti dai 7 ai 10 anni, ha visto crescere il numero di iscritti anche nel 2011 raggiungendo le 25 unità. Grazie a questo numero è stato possibile formare 4 pattuglie equilibrate. Oltre alle altre vengono citate le attività più stimolanti: la prima uscita della stagione a Pescia, la gita al Parco Nazionale, la giornata indiana con la donazione di un vero TP, il tradizionale presepe, la fiaccolata, la slittata in Val di Campo, l’uscita Lupo Bianco con pernottamento in capanna, la buona azione in casa anziani e altre ancora.

Anche le attività dei ragazzi più grandi, gli Esploratori, si stanno per concludere. In questo anno le esperienze sono state molteplici, fra le tante viene ricordata l’uscita a Pescia in occasione della quale i Lupetti che hanno raggiunto l’età stabilita hanno dovuto dimostrare coraggio e astuzia per superare le prove previste dal “trapasso” per diventare Esploratori. Da menzionare naturalmente il pernottamento in Val di Campo con escursioni e ricerche sulla neve. Un intero pomeriggio è stato dedicato alla storia della costruzione dei tradizionali “cavagn” in vimini. Un altro ancora alla visita dell’ospedale sotterraneo presso San Sisto e della spiegazione e visione di come è costruita e gestita un’ambulanza. Molte delle attività autunnali e primaverili sono invece state dedicate alla costruzione e questa si è rivelata un’occupazione molto coinvolgente per i ragazzi a dimostrazione del fatto che le cose più semplici a volte sono più entusiasmanti di esotiche e costose avventure.

Da un anno è stata introdotta anche la branca dei Pionieri, ragazzi dai 15 ai 18 anni. Considerando che molti dei nostri adolescenti in quella fascia di età sono già attivi come monitori è stato difficile trovare i partecipanti e il tempo per creare delle attività su misura per loro, dall’autunno prossimo con il passaggio di alcuni ragazzi che adesso sono Esploratori nei Pionieri si spera di poter lavorare con maggior continuità anche con questa sezione.

Viene ribadito che in ogni branca sopra indicata i monitori cercano come sempre di trasmettere i valori scoutistici: dando per esempio peso alla struttura della pattuglia per valorizzare e responsabilizzare ogni individuo (capo, vice, resp. materiale ecc).

Gettando uno sguardo al futuro ci si rende conto che di nuovo la stagione giunge al termine, ancora solo alcune tradizionali attività come il Müs da Tola e un’uscita in tenda ci separano dal tanto atteso campeggio cantonale all’inizio di giugno che vede incontrasi più di 250 scout da tutto il Cantone e che quest’anno sarà organizzato proprio dalla sezione poschiavina sulle splendide rive del nostro meraviglioso Lago di Poschiavo.

In conclusione il nostro Kim ci tiene a ribadire che è molto contento che l’APE conosca di nuovo un periodo fortunato, e si trova commosso nel vedere la sala della nostra bella e nuova capanna così colma. Vuole ricordare che anni fa, quando purtroppo gli attivi si contavano su una mano, alcune persone esprimevano la loro perplessità riguardo all’investimento nella nuova capanna, ma lui come altri, vivendo sulla filosofia “mola miga al mazz” ha saputo dimostrare che con passione, devozione e impegno ogni cosa è realizzabile e che l’importante è crederci. Naturalmente queste parole sono sostenute dal fatto che a riunione ultimata alla tradizionale cena erano presenti più di 80 persone fra comitato, membri attivi, enoisti, genitori e simpatizzanti!

Per il comitato,

sempre pronti!

Primo