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Lo scorso 26 dicembre, come da consolidata tradizione, si è tenuta l’assemblea dell’ENO (Esploratori nell’Ombra) al Ristorante Motrice di Poschiavo, che ha visto la partecipazione di una ventina di membri. Un incontro che, come sempre, ha rappresentato un’occasione di riflessione e condivisione tra coloro che, pur non essendo più attivi direttamente nel mondo dello scoutismo, continuano a contribuire in maniera tangibile al suo sviluppo.
La parte formale della serata, caratterizzata dalle relazioni del presidente Mauro Isepponi (Muro), dell’attuario e del cassiere, si è svolta in maniera fluida e ordinata. Il capo sezione Miciu ha poi preso la parola, presentando un resoconto dettagliato delle molteplici attività svolte nel corso dell’anno. Tra queste, si sono distinti i pomeriggi in capanna, le avventure all’aperto, gli incontri agonistici cantonali e, naturalmente, il tanto atteso campeggio estivo, che ha rappresentato un momento di grande crescita per i partecipanti.
L’ENO, storica associazione che nel 2024 ha tagliato il traguardo dei 70 anni, riunisce i “vecchi” scout e da sempre svolge un ruolo cruciale nel sostenere le attività dell’APE (Associazione Poschiavina Esploratori), fornendo un supporto morale ma soprattutto, finanziario. Il movimento scout ha rappresentato, e continua a rappresentare per molti un periodo fondamentale della vita, ricco di esperienze indimenticabili e sfide affrontate con impareggiabile entusiasmo. Sebbene il termine “esploratori nell’ombra” non venga più associato a una partecipazione attiva, questo spirito vive costantemente nei cuori di chi ha fatto parte di questa grande famiglia.
Quest’anno, l’ENO ha dato un ottimo contributo alla realizzazione di un’opera significativa per la capanna APE. Grazie all’impegno di alcuni volontari ENO e al sostegno finanziario, sono stati costruiti dei muri di contenimento con gabbioni in rete per migliorare la stabilità e la sicurezza della struttura. A completamento dell’opera è stato creato uno spazio adibito alle grigliate, che aggiunge un tocco di convivialità alle giornate che gli esploratori e i visitatori passeranno in capanna. Nonostante le difficili condizioni meteorologiche che hanno prolungato i lavori più del previsto, i volontari hanno affrontato il disagio con spirito di sacrificio e buon umore.
Un sostegno fondamentale è giunto da Repower, che ha contribuito concretamente alla realizzazione dell’opera tramite un’azione denominata “Repower dà una mano” per il suo 120° anniversario di esistenza. Quale ringraziamento un caloroso e meritato applauso è stato tributato alla ditta fornitrice di elettricità da parte di tutta la grande famiglia APE-ENO.
La serata si è conclusa in un clima di convivialità, con una tradizionale pizzoccherata che ha permesso a tutti di riflettere sull’importanza di supportare e promuovere le attività educative e formative che il movimento scout offre ai giovani, contribuendo in maniera tangibile al loro sviluppo umano e sociale.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto a tutti coloro che, con il loro impegno, sostegno e generosità, continuano a credere nei valori dello scoutismo, rendendo possibile la realizzazione di queste attività così fondamentali per le future generazioni.
Per l’ENO: Ivan Pola
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Ecco un breve resoconto delle attività più interessanti svolte dall'APE nel 2024; in totale ci sono state 22 attività, un campeggio cantonale esploratori, uno estivo, le giornate dei lupetti e due settimane di Castorini.
Dapprima i ringraziamenti. Ringraziamo le guide Niko (Fox), Sara (Dory), Stella (Estia), Donato (Ravis), Michele (Sciat), Marina (Enna), Andrea (Giangi), Naomi (Nyala) e Stefano (Doc) che hanno permesso il regolare svolgimento delle attività APE. Per il campeggio estivo ringraziamo anche Halyna (Lina) e Virginia (Virgi). Per i suoi interventi col Muli ringraziamo Camilo (Baloo). Inoltre ringraziamo l'ENO per il sostegno nell'acquistare la tenda da cucina Alaska, il materiale per le vichinge e per aver finanziato il restauro del fondo del presepe.
Le più belle attività APE del 2024 in ordine cronologico sono state:
- Grotta di Ghiaccio: visitiamo la grotta di ghiaccio formatasi a Morteratsch, formatasi dopo il crollo di quella al Munt Pers - Foto Grotta di Ghiaccio 2024
- Durante 2 attività primaverili costruiamo 20 sdraio col sistema vichingo che utilizzeremo in seguito ai campeggi e alle attività
- Al campeggio cantonale di Untervaz la pattuglia esploratori si piazza seconda - Campeggio Cantonale Esploratori 2024 a Untervaz
- Partecipiamo alle giornate dei lupetti con due squadre che si piazzano a metà classifica - Giornate dei Lupetti 2024 a Rodels (Domigliasca)
- 27 partecipanti si trasformano in scimmiette che saltano da larice a larice al Larix Park - L'APE al Parco Avventura Larix di Livigno 2024
- Il campeggio estivo si svolge in svizzera francese con la capanna scout di Morat come campo base, visitiamo l'anfiteatro di Avenches e il tempio di Cicognier con il busto d'oro di Marco Aurelio. Le mura di Morat sono teatro per il grande gioco, i partecipanti fuggono alla trappola della principessa strega e liberano la principessa giusta. A Payerne corriamo coi go-kart e visitiamo il museo militare dell'aviazione. Il campeggio si chiude con una rappresentazione storica medievale al castello di Münchenwiler - Campeggio estivo APE 2024 a Morat
- L'anno scolastico riapre con una grigliata al lago incentrata al tema del Ritorno al Futuro, ogni pattuglia costruisce una macchina del tempo - Foto "Ritorno al Futuro" 2024
- A settembre in Val di Campo incontriamo una decina di scout di Verona che stanno svolgendo il noviziato per diventare guide. Loro si meravigliano per la bellezza della nostra capanna Prugerli confrontandola alla loro aula nell'oratorio di quartiere. Ci scambiamo idee e apprezziamo il loro modo profondo di vivere gli scout.
- Il trapasso APE si svolge a Cadera, i trapassandi costruiscono un fornello d'emergenza con una lattina, metodo imparato dagli scout di Verona - Foto Trapasso 2024 a Cadera
- In ottobre all'Alpe Torn costruiamo una stazione radio e ci cimentiamo nell'arte di contattare altri scout al al Jamboree On The Air 2024.
- A metà novembre si svolge la tradizionale Buona Azione: impastiamo 35 kg di pasta che si trasformano in 200 sacchetti di biscotti che i ragazzi vendono porta a porta alla popolazione della Valposchiavo a 10 CHF caduno. Una volta dedotte le spese, l'APE versa 1'300 CHF in beneficienza alle popolazioni dell'America Latina e dell'Africa
- in questo articolo il Bernina intervista il nostro presidente ENO e così scopriamo le origini del Presepe APE - Non è Natale senza il presepe APE
Da fine marzo raccogliamo statistiche sulla partecipazione alle attività: in media ci sono 8.7 lupetti, 5.5 esploratori e 4.9 guide.
Per il 2025 oltre a quello che sono gli appuntamenti tradizionali vorremmo organizzare qualcosa per il 15 marzo alla Giornata Introduttiva Scout Nazionale per incrementare la partecipazione alle attività. Inoltre l'impegno di organizzare Pfila e Wöwe nel 2026 si avvicina, entro settembre 2025 dovremo avere il terreno dove svolgere questo grande avvenimento e un comitato speciale per organizzare questi due grandi eventi con all'incirca 500 partecipanti in totale.
Tiziano (Miciu)
Buone Feste a tutti con le candeline antivento della Stella Cometa APE :-)
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Tredici scout dell'APE hanno partecipato al raduno mondiale scout su onde radio, chiamato anche Jamboree On The Air (JOTA), svoltosi sabato e domenica 19 e 20 ottobre. Le trasmissioni sono cominciate dall'Alpe Torn sabato verso le 16:00. I ragazzi erano divisi in 3 gruppi e a rotazione sperimentavano le seguenti postazioni: la stazione radio HB9FPO che è riuscita a collegare molte stazioni italiane, tra cui la stazione JOTA di Rimini composta da sole ragazze; la stazione radio HB9TVM dove i ragazzi esercitavano la caratteristica chiamata radio CQ (Seek You), la trasmissione morse col paddle e le modalità digitali con l'ausilio del computer; infine una postazione dove i ragazzi affinavano la loro padronanza del morse col fischietto e con una caccia al tesoro.
Dopo una buonissima cena a base di spaghetti e bolognese ci siamo recati all'esterno nella nebbia per una spiegazione sulla propagazione delle onde radio. Durante questa spiegazione improvvisamente i ragazzi si accorgono di una luce intermittente nel bosco e a breve si accorgono che questa luce sta trasmettendo un messaggio ben preciso: ... --- ... non ci sono dubbi, è l'SOS di qualcuno in difficoltà. Accorriamo tutti allora in soccorso e più vicini sentiamo le grida di dolore, ma fortunatamente si tratta di un'esercitazione: uno dei nostri esploratori si è ferito e sulla gamba c'è del ketchup ancora fresco. Con una cravatta applichiamo un bendaggio compressivo per fermare il sangue e con un'altra cravatta e due stecche fissiamo la rottura dell'osso. Poi con una barella di fortuna creata con due rami e l'insostituibile telo 01 militare, i ragazzi trasportano il ferito all'Alpe.
Alla sera, nel calore confortevole dell'Alpe, giochiamo alla tombola Morse, al gioco del lupo e verso le 22:00 cantiamo la canzone dell'orso. Prima di congedarci per il riposo notturno cantiamo ancora il "Se vuoi essere", inno tanto caro ai nostri fondatori.
Domenica mattina facciamo colazione e riordiniamo l'Alpe. Ricominciamo le rotazioni alle radio, ma anche la domenica la meteo inclemente non favorisce la propagazione radio per le onde corte. Infine con una passeggiata di circa un'ora ci spostiamo dall'Alpe Torn a Le Prese dove ci sono i genitori ad attenderci.
Anche se dal punto di vista tecnico ci sono alcune cose da migliorare e se siamo stati un po' sfortunati con la meteo, siamo comunque veramente soddisfatti di questa spedizione JOTA, per la bella atmosfera che si è creata fra i partecipanti e per tutto quello che abbiamo imparato divertendoci!
Le guide APE
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Di Ivan Falcinella. Pubblicato con permesso dal sito de ilbernina.ch
Puntuale per la prima domenica di avvento, come da 21 anni a questa parte, il presepe dell’Associazione Poschiavina Esploratori (APE) è apparso nella piazza del Borgo per allietare il periodo natalizio.
Il Bernina ha raggiunto ed intervistato il presidente ENO (Esploratori nell’Ombra) Mauro Isepponi, che da buon esploratore è “sempre pronto” a dare una mano (come da motto dell’APE).
Mauro da quanti anni l’APE si occupa di questa rappresentazione della natività nel cuore del Borgo? Da dove nacque l’idea di farsene carico?
È dal 2003 che l’APE, grazie ad un’idea semplice, dà vita alla piazza comunale con il presepe; in questo periodo prima dell’avvento la piazza è nuda e senza colori a differenza della bella stagione, sembra quasi triste e con il presepe da 21 anni ha cambiato faccia, ci sono le lucine e l’accompagnamento musicale natalizio.
Erano anni che con i due Andrea sempre presenti, “Kim” e “Poz”, si discuteva di creare qualche cosa per abbellire la piazza durante il periodo prenatalizio; un contributo per la comunità, gli esploratori lo davano già da anni allestendo un alberello con le lucine nei “ronchetti” sopra il cimitero riformato (ora trasferito alla capanna APE), ma si voleva creare qualche cosa in piazza da offrire a tutta la popolazione. Un giorno, discutendo sulla pendenza aperta, feci la proposta di allestire un presepe sopra la fontana e l’idea fu subito accettata; mi incaricai di fare richiesta in comune per il permesso, il quale fu accordato con la premessa di non danneggiare la fontana. Mi ricordo che la prima idea fu una capanna semplice, di modeste dimensioni, stile Chalet, da posare sopra la fontana, ma si sarebbe persa sul volume della piazza stessa e allora è stata accettata l’idea del nostro enoista – architetto pure – Andrea “Vas” che voleva sfruttare la base ottagonale, protetta da un tetto pure ottagonale. Chiaramente l’investimento finanziario sarebbe lievitato massicciamente, ma l’idea era più che ottima e fu subito sostenuta da tutti; i due Andrea veterani, che ci guardano da lassù, rassicurarono che per il finanziamento, come sempre, una soluzione si sarebbe trovata.
Per questo 2024, chi ha realizzato il presepe APE della piazza di Poschiavo, puoi raccontarci qualcosa ?
Mi permetto di fare una premessa: fin dall’inizio, viste le dimensioni, era fondamentale avere a disposizione il giorno dell’allestimento della parte massiccia in legno, un supporto tecnico con mezzi adatti e persone pratiche al fine di poter lavorare in sicurezza e senza incidenti. Quest’anno, come anche nell’ultimo decennio, l’organizzatore è stato Michele Bondolfi “Sciatin”, che è per l’APE anche il “responsabile presepe” supportato dal suo staff di aiutanti. Dopo la posa dell’infrastruttura si passa all’abbellimento e alle rifiniture, e qui entrano in gioco le fasce giovanili, partendo dai lupetti che raccolgono il muschio e “li coculi” e gli esploratori che aiutano nell’allestimento delle statuine e dei ritocchi di finitura.
Le statuine, di anno in anno, vengono riutilizzate o per ogni Natale ne vengono piazzate di nuove?
Il primo presepe, per chi ha buona memoria, rappresentava il Corn da Camp con ai piedi della montagna una grotta dove giaceva la natività; fu un grande lavoro da parte dei membri dell’APE, dai più giovani ai più anziani, tutti contribuirono alla costruzione della maestosa montagna riprodotta in scala ritagliando le lastre di polistirolo incollandole poi una sopra l’altra fino alla vetta. Tornando alla domanda, delle statuine si è cercato, dopo alcuni anni, di modificare il tema o lo stile del presepe stesso cambiando la creazione vera e propria. Questa tradizione va avanti ed è anche un ottimo tema per le attività giovanili prima della posa del presepe. Il “responsabile presepe” mi diceva alcuni giorni fa che per il 2025 è previsto un restyling.
Ha qualche ricordo particolare legato al presepe APE?
Ricordi ne ho molti, però, tutti non li possiamo pubblicare; sicuramente posso confermare che il presepe, per rispettare la prima domenica di Avvento, è stato allestito con pioggia, neve, vento e di regola sempre con temperature attorno allo zero ad eccezione di una qualche volta che ci faceva compagnia il favonio. I primi anni trasportavamo unicamente il tetto tramite un camion con la gru, mentre il pianale lo trasportavamo con una Jeep e un rimorchio senza sponde. La larghezza del pianale supera i 2 metri e mezzo e per il trasporto, da e per il magazzino, dove sostava praticamente 11 mesi, avevamo il passaggio sulla strada cantonale: circa 30 metri a passo d’uomo dal ponte San Giovanni per la via del cimitero cattolico. Fatto sta che, una volta, siamo stati inseguiti dalla polizia e, dopo, non è stato facile giustificarsi sul carico eccezionale; si parlava di ritiro patente per colpa del presepe. Dopo una lunga discussione siamo arrivati al compromesso che il trasporto non sarebbe più stato organizzato in quel modo.
In questo senso sappiamo che, per questa edizione, è stato utilizzato un muletto della falegnameria Gervasi (al posto del consueto camion con gru della ditta Elektroplozza). Chi altro va ringraziato per l’aiuto nell’allestimento o nel fornire i materiali?
Appunto, quest’anno avevamo il presepe presso la falegnameria Gervasi per dei ritocchi e delle piccole riparazioni dovute all’età e così si è sfruttata l’occasione del muletto industriale della falegnameria Gervasi per il trasporto.
Passiamo ai ringraziamenti, e mi scuso in anticipo se dovessi dimenticare qualcuno: comincio dalla falegnameria La Rasiga, dove nacque la struttura del presepe, la falegnameria Gervasi per molteplici aiuti, la falegnameria Vecellio, pure per aiuti con muletto e materiali, la falegnameria Kalt, i diversi gestori e proprietari dell’Albergo Albrici per la corrente, M+B Semadeni, Marchesi tetto e acqua, Alme e Frecks Bondolfi del Semadeni per ripetuto invito alla “runda” sempre offerta, l’ufficio forestale per i rami di abete, Macelleria Zanetti per la loro disponibilità presso l’ex fienile vicino al cimitero quale primo magazzino, Pagnoncini Mirko-Pasto trasporti Spineo, Elektro-Plozza per trasporti assistenza e per averci messo a disposizione il secondo magazzino dove riporre il presepe a risposo.
I monitori e gli enoisti tutti con aiuti e trasporti vari, tutti quelli che quando possono danno una mano: G-R-A-Z-I-E.
Ricordando che nel 2017 il presepe APE è stato vandalizzato, vuole spendere qualche parola affinché questo non avvenga più?
Posso solo augurarmi che fatti del genere non accadano più: sia per il presepe o per qualsiasi altro bene altrui va sempre mantenuto il rispetto, è una questione di buon comportamento e di educazione.
In quali progetti futuri sarà coinvolta l’Associazione Poschiavina Esploratori?
Nel 2026 dovremo organizzare sia il Campeggio Cantonale di Pentecoste sia le Giornate Cantonali dei Lupetti. Più di 400 persone fra lupetti, esploratori e pionieri arriveranno in Valle da tutto il Cantone e soggiorneranno da noi in tenda per un totale di 5 giorni. Dovremo davvero rimboccarci le maniche per far vivere loro una bella esperienza, così da imprimere in loro un bel ricordo della Valposchiavo. Chi lo sa, magari un giorno torneranno in Valle come turisti o per lavoro. Sarà quindi molto importante attivare i nostri contatti e tornare a coinvolgere vecchi e nuovi amici in questa impresa.
In questo senso ricordiamo la tradizionale cena degli esploratori nell’ombra il 26 dicembre al Motrice, a cui possono partecipare tutti gli ex esploratori con più di 16 anni. Su questo sito ci sono tutte le informazioni per iscriversi.
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Congratulazioni a Mirko (Gru), Elia (Coco), Noah (Charlie), Leonardo (Simba), Andrea (Giangi) e Sebi (Vasco) per aver superato con coraggio le prove del trapasso ed essere diventati esploratori! Un sentito grazie a Niko per aver gentilmente messo a disposizione il suo alpe a Cadera.
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