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5 Lupi diventano Esplo
Si è svolto il 30 e 31 agosto a Cavaglia il tradizionale trapasso degli Esploratori poschiavini.
Più di 40 persone fra Lupetti, Esploratori, Pionieri e monitori si sono dati appuntamento sabato mattina per vivere assieme questa avventura. Nonostante le condizioni meteo fossero incerte i nostri scout sono partiti alla volta di Cavaglia sul trenino rosso.
Giunti a destinazione i 3 aspiranti Lupetti, i 5 aspiranti Esploratori e 1 aspirante Pioniere si preparano a cimentarsi nelle diverse prove previste dal trapasso. In quel di Cavaglia hanno dovuto affrontare diversi ostacoli. Per superare le diverse sfide è stato richiesto loro di mostrare coraggio, autocontrollo, ingegno, sapere e resistenza. Hanno affrontato l’acqua gelata, hanno sfidato la fortuna, si sono affidati ai compagni, per concludere con un salto nel vuoto, tutto questo mentre in cielo continuavano a correre grigie nubi dense di pioggia.
Arrivata l’ora di merenda i 3 ex Castorini ricevono la cravatta di Lupetti. Verso le 16.30 il gruppo dei Lupetti è partito per rientrare a casa, questo dopo aver osservato un’ulteriore prova di coraggio da parte degli aspiranti Esploratori che prevedeva anche di dimostrare grande forza di volontà.
Non sono finite invece le prove per Esploratori e Pionieri che devono ancora vedersela con una sfida di fuoco!
All’ora di cena i palati sono stati allietati con un tradizionale piatto di pasta cucinata dal nostro cuoco Mucio. Si attende quindi l’oscurità per le ultime prove di coraggio e forza che i ragazzi superano brillantemente. Nel frattempo alcune stelle fanno capolino fra le nubi. Poco prima di mezzanotte viene acceso un grande falò. È il momento dei tradizionali canti che ci fanno sentire uniti e parte di una grande famiglia. Dopo un colloquio i monitori decretano che tutti e 5 gli ex-Lupetti hanno dimostrato di possedere le capacità per diventare Esploratori, e anche l’ex esploratore ha superato tutte le prove e può ora fregiarsi del titolo di Pioniere.
È già domenica quando finalmente stanchi ma soddisfatti tutti si coricano e si godono un meritato riposo.
Al risveglio ci attende una buona colazione all’aperto con la treccia fatta in casa dalla nostra Trilly.
Per i 5nuovi esploratori è il momento di recitare la solenne promessa scout e appore la loro firma di sangue sui certificati.
Dopodiché gli ex-Lupetti ricevono la cravatta da Esploratori ed entrano così definitivamente a far parte di questa grande famiglia che gli rimarrà sempre nel cuore!
Terminiamo la nostra avventura con una discesa a piedi fino a Poschiavo. Alle 11.00 circa è il momento dei saluti, ci abbracciamo per un ultimo Bumalaca e concludiamo questa avventura di due giorni dedicati al trapasso; importante tappa nella vita di uno scout!
Ringraziamo di cuore Poz per l’ospitalità, Panfre, Mone e Asso per l’ottima organizzazione delle prove, e Diesel, Vulcan, Chili e Zeta che gli hanno dato una mano. Panda per la sua allegria, Leti per il suo impegno, Trilly per la fantasia e Mucio per l’ottima cena.
Sempre pronti!
Primo
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Come ogni anno a Pentecoste gli esploratori di tutto il Cantone dei Grigioni si riuniscono per tre giorni all’insegna dello scautismo.
Con i ragazzi dell’APE ci siamo dati appuntamento di buon ora, e alle otto di sabato mattina eravamo già pronti per salire sul trenino rosso alla volta di Schiers.
Dopo un lungo viaggio di più di tre ore siamo giunti a destinazione sotto un sole splendente. Dei bus ci hanno trasportato fino al campo, uno in particolare era riservato ai partecipanti di madrelingua italiana, (difatti solo l’APE). Durante il tragitto siamo stati accompagnati da una registrazione in Italiano che riportava la spiegazione del tema del campeggio. Abbiamo così scoperto di essere ospiti nella fattoria del personaggio immaginario Chan Alles. Questo allegro contadino tuttofare ci ha accompagnato durante tutti e tre i giorni del campeggio.
Finalmente al campo ci siamo dedicati alla costruzione delle tende, questo però solo dopo aver divorato i nostri panini portati da casa. Quindi anche l’APE, come tutte le altre sezioni, si è recata alla cerimonia di apertura ufficiale. Dopo il grido cantonale che esprime amicizia e fratellanza, e l’alzata della bandiera siamo di nuovo liberi di dedicarci alle nostre attività. Presto è ora di cena: essendo un piatto facile e gradito a tutti non poteva mancare una ormai tradizionale spaghettata. Dopo cena siamo di nuovo convocati dagli organizzatori per alcuni giochi in compagnia. Le attività si protraggono fino all’imbrunire. Siamo quindi pronti per riunirci attorno al nostro amato fuoco di campo, e non manca l’occasione di consumare lo spuntino di mezzanotte.
Dopo una rigenerante dormita la domenica si comincia con la meditazione mattutina, sullo sfondo vengono suonati dei corni delle alpi, e immediatamente l’atmosfera diventa quasi magica. La giornata vede i ragazzi impegnati nelle varie sfide con le altre pattuglie, a difendere i colori dell’APE sono I Funghi, Li Marendi e i KungFu Esplo. Attorno alle tre siamo di nuovo al nostro campo, l’atmosfera è tutt’altro che calma, mentre i monitori esausti cercano di riprendersi, i ragazzi sembrano avere energie inesauribili e innescano fra loro una battaglia all’ultima goccia. Raccattano bottiglie, padelle e borracce che caricano d’acqua per poi rovesciarla addosso al primo malcapitato. Nessuno si preoccupa di essere bagnato come un pulcino, il sole continua a splendere alto, e le temperature sono decisamente estive. Da diversi anni il Pfila non era più stato allietato da un clima così mite.
Dopo cena è il momento della premiazione, fra vari giochi e teatrini viene elencata la classifica. Purtroppo gli esploratori non hanno eguagliato i Lupetti; le nostre pattuglie si piazzano al 21, 17 e 11esimo posto. Ma l’amaro in bocca è presto spazzato via dalla gioia che si crea quando si è assieme, di nuovo ci si riunisce attorno al nostro fuco di campo, un altro spuntino, e finalmente ci si infila nel sacco a pelo. Siamo già all’ultimo giorno, il tempo di smontare il campo e di partecipare alla cerimonia di chiusura ed è già ora di riprendere il treno verso casa. Nonostante la stanchezza, essendo il viaggio parte stessa dell’avventura, il morale è comunque alto, e fra un pisolino, una risata, una merenda siamo presto a Poschiavo. Stanchi, sporchi e affamanti, ma colmi di una felicità che solo queste avventure da scout possono regalare.
Sempre Pronti
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